Nosologicamente esistono 4 tipi di incontinenza urinaria dopo la
prostatectomia radicale. Il primo tipo è quello sostenuto da un danno
sfinterico parziale in presenza di un quadro urodinamico vescicale
normale. Un danno sfinterico può comprende sia un eccessivo accorciamento dell
uretra con perdita di sostanza intraoperatoria della sua lunghezza funzionale
dovuta ad una tecnica intraoperatoria troppo poco risparmiosa
delluretra.Oppure può essere sostenuta da una adeguata lunghezza funzionale ma
coniugata ad una pressione di esrcizio sfinterico troppo bassa, a causa deletà
del paziente.Essa rappresenta la metà dei pazienti incontinenti definitivi, che
presentano facilmente un quantitativo perso durante il giorno inferiore ai 400
g di urina. Il secondo tipo vede associata al danno sfinterico
parziale anche una variabile iperattività vescicale
che complica ulteriormente la stabilità dellunità vescicosfinterica
determinando incontinenze più complesse e quantitativamente più cospicue di
regola diurne. Il terzo quadro urodinamico è rappresentato da un quadro
vescicale normale con una lesione sfinterica completa.Le
perdite si possono verificare anche di
notte durante i cambiamenti delle posizioni durante il sonno a vescica
piena. Lultimo e quarto aspetto urodinamico è rappresentato
dallinsieme di una vescica iperattiva associata al danno sfinterico
completo.E di gran lunga il più grave quadro perché determina una
condizione di incontinenza completa, notturna e diurna, in assenza di qualsiasi
stimolo minzionale spontaneo. Solo una appropriata diagnosi eziologica della
incontinenza urinaria stabilizzata dopo prostatectomia radicale può permettere
di scegliere il migliore trattamento mininvasivo. Per fare ciò è necessario
sottoporre sistematicamente ogni paziente clinicamente candidato, ad una
valutazione superspecialistica basata sulla indagine urodinamica ed endoscopica
della funzionalità vescico-sfinterica. |